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Sasso delle Undici – (Gruppo della Marmolada)

 

 

1986 - Heinz Mariacher e Luisa Jovane iniziano a trapanare salendo dal basso.

In più riprese salgono sulla parete Est del Sasso delle Undici (una delle belle dorsali rocciose che interrompono con lisci e grigi risalti calcarei il piatto bacino del ghiacciaio della Marmolada), aprendo una via (Tempi Modernissimi) di 300 metri e usando tutti i mezzi artificiali in loro possesso compreso il perforatore a batteria. Il risultato è una via con passaggi fino al 7c+ (10°-): di mano in mano che salivano per attrezzare, superavano le lunghezze inferiori (già attrezzate) in arrampicata libera.

 

1994 – L’attività nelle Dolomiti, pur in difficoltà, non resta immobile. Su questi monti, legati da sempre ad una storia come abbiamo visto ricca ed antica, con valori etici forti e di lunga data, la ricerca delle difficoltà pure, di itinerari “sportivi” è più lenta che in altri luoghi, come ad esempio sulle Alpi Occidentali o in Francia. Da noi gli arrampicatori di punta (pena l’essere additati negativamente e pesantemente) effettuano ancora salite estreme, ma con un parco uso di materiale ed un limitato numero di chiodi e spit. La conseguenza è che gli itinerari, seppur numerosi, vedono un esiguo numero di ripetizioni.

Sono le salite come la via Tempi Modernissimi aperta sulla parete Est del Sasso delle Undici (Gruppo della Marmolada), che lentamente segnano il passo, in quanto sono vie che possono competere tranquillamente con le vie d’oltralpe sia per bellezza di arrampicata, che per sicurezza, ma che in più hanno il fascino dell’ambiente circostante.